Aallora.. se tutti gli individui di una popolazione fossero geneticamente identici potrebbero non riuscire ad adattarsi ad un eventuale improvviso cambiamento dell'ambiente in cui vivono; e in tal caso quella determinata popolazione scomparirebbe del tutto!
La presenza di una variabilità genetica risulta vantaggiosa per quegli individui che sono portatori di particolari caratteri che favoriscono il loro adattamento al nuovo ambiente, anche se con pool genico molto diverso dall'originale, e potrebbe sopravvivere!
La variabilità genetica è il prodotto di mutazioni,
crossing-over, segregazione, assortimento indipendente.
crossing-over, segregazione, assortimento indipendente.
UNA VOLTA..
Per misurare l'ampiezza della variabilità genica due genetisti J.L. Hubby e R.C. Lewontin presero la Drosophila melanogaster (il famoso moscerino della frutta) ed estrassero da essi le proteine! Ci furono molti studi analoghi effettuati su tessuti come il sangue, la placenta; circa il 25% dei geni di una data popolazione è rappresentato da due o più alleli.
ORA..
E' possibile confrontare in modo diretto il materiale genetico grazie a delle tecniche che permettono di determinare la sequenza di nucleotidi del DNA.
Non tutti i cambiamenti dei nucleotidi danno luogo a cambiamenti di sequenze amminoacidiche e non tutti i cambiamenti delle sequenze amminoacidiche sono identificabili tramite elettroforesi, e la determinazione delle sequenze del DNA sta rivelando una variabilità genetica ancora più ampia.
FONTI- Libro di testo e questo sito
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