domenica 26 maggio 2013

L'EQUILIBRIO DI HARDY-WEINBERG


I genetisti hanno sempre cercato le cause dell'origine
 e del mantenimento della variabilità genetica

Gli scienziati si chiedevano in che modo sia gli alleli dominati sia quelli recessivi possono rimanere all'interno delle popolazioni







G.H. Hardy e W. Weinberg lavorando indipendentemente, dimostrarono come la ricombinazione genetica che si verifica negli organismi diploidi a ogni generazione non modifica di per sé la composizione globale del pool genico!










MA PER DIMOSTRARE TALE AFFERMAZIONE ESAMINARONO IL COMPORTAMENTO DEGLI ALLEI IN UNA POPOLAZIONE IDEALE, CARATTERIZZATA DALLE SEGUENTI CONDIZIONI: 

non devono verificarsi mutazioni significative;

# non deve esserci una migrazione netta di alleli verso l'interno della popolazione (immigrazione) o verso l'esterno (emigrazione);

# la popolazione deve essere ampia (teoricamente infinita);

# l'accoppiamento tra individui di sesso diverso è casuale; 

# non si deve verificare selezione naturale, cioè tutti i genotipi devono possedere le stesse capacità adattative e riproduttive.




Dimostrando che le cinque condizioni siano soddisfatte, consideriamo che un singolo gene abbia due alleli, A e a. Le frequenze, o proporzioni relative, di questi alleli nella popolazione non si modificano da una generazione all'altra, così come non si modificano le frequenze genotipiche delle tre possibili combinazioni di questi alleli; AA, aa, Aa.  
Il pool genico si troverà in una stato di stabilità, di equilibrio, rispetto a questi alleli.


TALE EQUILIBRIO E' ESPRESSO DALLA SEQUENTE EQUAZIONE: 


p+q=1
(p+q)2= 1

p2+2pq+q2= 1


In questa equazione la lettera p indica la frequenza di un allele, la lettera q indica la frequenza dell'altro allele. P più q deve sempre essere uguale a 1 (cioè, il 100% degli alleli di quel particolare gene nel pool genico). 
L'espressione p2 indica la frequenza di individui omozigoti per un allele, q2 la frequenza di individui omozigoti, per l'altro allele e 2pq la frequenza degli eterozigoti.





FONTI- Libro di testo e questo sito 



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